Si parla sempre di crisi economica, di soldi che non bastano mai, di lavoro incerto, ecc. ma pare che gli italiani non siano disposti a troppe rinunce quando si parla di auto e il mercato lo conferma con segnali positivi, anche se non eclatanti. Non tutti però sono d’accordo con questa visione ottimistica.
A luglio 2019 s’è visto un timido +0,1% delle immatricolazioni rispetto allo stesso mese dello scorso anno, ma ci sono altri trend ben più interessanti e rilevanti, mentre cresce l’interesse per le auto ibride e anche per quelle completamente elettriche, i diesel subiscono un drastico crollo delle immatricolazioni, superiore al 25%. Trend decisamente positivo invece a luglio per le auto a benzina (+35,5%), GPL (+12,7%), ibride (+10%) e a metano (+18,6%).
Nonostante i segnali positivi non manchino di certo, le cose nei primi sette mesi del 2019 non sono andate troppo bene, con una perdita complessiva in tutto il periodo del 3% rispetto ai dati del 2018.
Forse però più che parlare di mercato in crescita (o in calo a seconda dei punti di vista e dell’intervallo temporale preso in esame) sarebbe il caso di parlare di mercato in continua evoluzione, cambiano i gusti e le abitudini di acquisto degli italiani e con essi anche le auto che si scelgono e le modalità con le quali le si cercano e mettono a confronto. In questo il web ha come ovvio un ruolo sempre più rilevante e imprescindibile.
C’è chi cerca auto in offerta, chi usato garantito, chi è affascinato dalle auto elettriche, praticamente tutti si rivolgono alla rete per trovare vetture nuove ed usate che incontrino le proprie specifiche esigenze. D’altra parte le nuove tecnologie consentono di accedere con facilità ed estrema rapidità ad una marea di informazioni aggiornate e di filtrare i risultati in base al prezzo, al brand preferito e a molte altre variabili. Il problema non è trovare l’auto dei propri sogni online, quanto piuttosto assicurarsi che il sito e il venditore siano seri, ma questo è un altro grande e complesso tema.
Il mercato italiano dell’auto nel complesso conferma il suo buono stato di salute e il suo ruolo di spicco nell’economia del nostro Paese, secondo il Presidente di Federauto (Federazione dei concessionari auto), Adolfo De Stefani Cosentino, il clima di incertezza politica è però un problema che si riflette pesantemente sul comparto e certo non in modo positivo.
L’italiano medio ama la sua auto e nonostante aumentino il numero di ciclisti o di chi va a piedi o usa i mezzi pubblici, senza dubbio l’automobile ha e avrà ancora per molto tempo un ruolo di assoluto spicco nei desideri dei nostri connazionali.